Green, etica, sostenibile, responsabile. È la nuova moda, che impone regole ferree in termini di produzione, qualità e distribuzione. E Out of Fashion è il primo corso in Italia ad avere come tema questo concetto di moda, a tracciare una nuova strada nel marasma fashion e a dare, finalmente, un’offerta formativa completa ed esaustiva sull’argomento. Evviva. Sì, perché si fa presto a parlare di moda green, ma in pochi sanno davvero in cosa consista.
Organizzato da Connecting Cultures, Out Of Fashion si inserisce perfettamente all’interno del grande dibattito mondiale sulla sostenibilità e sulla consapevolezza aperto da Expo 2015 e si fa promotrice di un concetto fondamentale: anche la moda deve essere promotrice di comportamenti etici.
Per chi fosse interessato e ne avesse le possibilità, tutte le informazioni su Out of Fashion sono sul sito ufficiale. Se invece avete poco tempo e volete capire di cosa si tratta, ecco brevemente quel che c’è da sapere:
A CHI È RIVOLTO
Il corso è aperto a tutti, consigliato agli impreditori appassionati di moda sostenibile, ai creativi ispirati dalla green fashion, a tutti coloro che sono interessati all’argomento ma non sanno ancora bene quale direzione prendere.
QUANTO COSTA
Ogni modulo, quindi ogni week-end, costa 183 euro. Tutti e sei i moduli 915 euro.
DOVE
La sede del corso è a Milano, presso la Fondazione Gianfranco Ferrè, in via Tortona 37, nell’omonimo imponente spazio di 600 metri quadrati, che ospita eventi come il White Show.
QUANDO
Dal ottobre 2014 a maggio 2015. Due giorni al mese (sempre di venerdì e sabato) per sei mesi.
PERCHÈ
Out of Fashion dà la possibilità di creare una rete virtuosa di professionisti specializzati sul tema della moda etica e di accedere, partecipando ad almeno tre moduli, al programma gratuito di pre-
incubazione di impresa, curato dall’associazione Economia e Sostenibilità in collaborazione con la sede provinciale CNA di Milano-Monza Brianza.
CHICCHE
Tra i docenti figurano nomi come Kate Fletcher, guru della moda sostenibile, Marco Ricchetti, economista, il designer Nanni Strada. Si racconteranno le case histories di Gucci, Canepa azienda leader nella sostenibilità, Stella Jean. Ci saranno interventi di associazioni come l’osservatorio nazionale tessuto abbigliamento e calzature Tessile e Salute.
Senza contare che la struttura modulare permette ai partecipanti di scegliere le materie secondo i propri interessi personali e professionali e di organizzarsi con impegni e lavoro. Insomma, Out of Fashion si propone non solo come un’opportunità in termini professionali, come ci spiega Anna Detheridge, Presidente di Connecting Cultures: «Out of fashion, come tutti i progetti di Connecting Cultures, risponde a un’esigenza fondamentale dei nostri giorni, quella di diventare più responsabili in tutte le nostre azioni. Naturalmente è un’utopia, ma la tensione creata da questa aspirazione è il filo conduttore soltanto apparentemente trasversale dei nostri progetti».